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  • P. Di Perna

Il crollo di Hanjin spinge in alto i noli dei container


Genova - C’è chi brinda al grande disastro di Hanjin, la settima compagnia al mondo di trasporto marittimo che ha gettato la spugna, schiacciata dal peso di 5 miliardi di dollari di debito. I concorrenti, soprattutto quelli che contendevano ai coreani il controllo delle rotte tra Asia e Stati Uniti, hanno già tirato fuori lo champagne. Le condizioni del mercato del trasporto dei contenitori sono pessime: l’eccesso di stiva ha portato le rate di nolo, il costo del trasporto via mare della merce, ai minimi storici. Improvvisamente, da un giorno all’altro, si è però tolto di mezzo un concorrente con un centinaio di navi in flotta e molte rotte sono lasciate scoperte. Se per gli spedizionieri e per le agenzie marittime si tratta di una tragedia, per le altre linee è una manna. In particolare Hanjin controllava una fetta rilevante di mercato sulle rotte transpacifiche, quelle che collegano l’Asia alla costa Ovest degli Stati Uniti.

Maersk Line, la prima compagnia al mondo, farà partire da giovedì un nuovo servizio che le navi dei coreani, bloccate o impegnate a sbarcare la merce che è ancora a bordo, non possono più effettuare.Anche i cugini asiatici hanno deciso di buttarsi su quella fetta di mercato lasciata scoperta: Cosco e Yang Ming stanno andando nei principali porti coreani a prendersi i contenitori che erano di Hanjin. «È il mercato» spiegano gli analisti, che notano come sia arrivata una congiuntura favorevole per i grandi carrier, impegnati sino a ieri nella gara al ribasso dei prezzi: la peak season per l’import Usa è entrata nel vivo, sul mercato è sparita una fetta consistente di offerta, la merce cerca un partner stabile prima di prendere il mare e le rate si sono alzate. Quest’ultimo fattore è una conseguenza della bancarotta di Hanjin. Gli esperti hanno anche calcolato - come riporta Bloomberg - quanto peserà sui conti delle compagnie questo momento perfetto: per Maersk Line, ad esempio, a fine 2016 potrebbero arrivare 700 milioni di dollari, frutto dell’innalzamento recente delle rate di nolo. IlChina Containerized Freight Index riporta nell’ultima settimana, un aumento del 5,4% dell’indice che misura il costo del trasporto marittimo sulla rotta verso la Costa Ovest americana. (The Medi Telegraph)

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