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Hanjin vende navi per arginare il crac

P. Di Perna

Genova - La crisi in cui è precipitata Hanjin Shipping sta portando i vertici della compagnia coreana a dismettere la flotta nel tentativo portare nuovi liquidi nelle casse della società. Secondo VasselValue, la compagnia ha già venduto tre unità usate per il trasporto di acciaio, carbone e grano per una cifra complessiva vicino ai 40 milioni di dollari. Non è finita qui: Hanjin, nella giornata di ieri, avrebbe venduto anche due navi portacontainer da 4.500 teu ciascuna, la “Hanjin Mar” e la “Hanjin Marine”, per un prezzo complessivo, anche in questo caso, di circa 40 milioni di dollari. Nel frattempo, in Italia, prosegue la drammatica situazione di Hanjin Italy con l’assemblea degli azionisti che ha certificato nei giorni scorsi la liquidazione della società che nel nostro Paese rappresenta il colosso coreano. Rimangono senza lavoro a Genova 86 persone, altre 6 a Milano. Dal punto di vista dei traffici invece, sono i porti di Genova e La Spezia a pagare il prezzo più alto. Sulle banchine dei due scali liguri viene movimentata ogni anno la quasi totalità dei container dell’armatore asiatico che toccano l’Italia, circa 150 mila teu l’anno (twenty feet equivalent unit, unità di misura del container) tra caricati e scaricati, di cui 60 mila operati sotto la Lanterna e 90 mila alla Spezia, dove la compagnia è anche la prima per traffico in importazione, e ne rappresenta il 7% di quello complessivo (1,3 milioni di teu a fine 2015). (The Medi Telegraph)

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